In riferimento all’origine
di Bianchi e delle sue frazioni, si possono
formulare ipotesi che fanno risalire gli anni
d’origine intorno alla prima metà
del ‘600, quando una moltitudine di
persone si spostò dalla vicina città
di Scigliano in questo territorio. Per quanto
riguarda le origini del toponimo Bianchi,
ci sono diverse ipotesi: la più verosimile
ricollega il nome Bianchi al cognome di una
delle famiglie che si stanziarono in quei
luoghi.
Le origini e la storia cittadina di Bianchi,
sono oggetto specifico delle monografie:
“Bianchi” di Luigi Elvio Accatatis,
“Storia di Bianchi” di Antonio
Elia, “La campana di Serradipiro e
la Diocesi di Martirano” di Francesco
Talamo. Inoltre, particolarmente interessante
è la guida ragionata al territorio
di Bianchi “Bianchi un angolo di Calabria”
a cura di Giuseppe Elia e Mario Bianco,
oltre alla Tesi di Laurea “ Due briganti
a Bianchi” di Bianca Talarico.
Nel Museo Civico in allestimento, è
possibile ammirare delle pergamene antiche
di notevole valore storico. Tra i documenti,
quelli di maggior rilievo, sono risalenti
al ‘600 ed altre addirittura al ‘500;
ci sono inoltre alcune pergamene a firma
di Carlo V di Spagna, altre di Federico
II e Federico IV degli Aragonesi e una bolla
papale a firma di Benedetto XII. Tra i documenti
storici sono molto interessanti alcuni atti
notarili del 1198 e del 1221 dell’imperatrice
Costanza. |